La riqualificazione energetica di un immobile consiste nel portare la sua classe energetica di appartenenza da una di fascia più bassa a una più alta.
In Italia attualmente sono ancora molte le case che non superano la classe energetica G, mentre le nuove abitazioni devono essere costruite secondo i requisiti minimi previsti dalla legge, che variano a seconda della zona climatica e degli obiettivi previsti dagli enti locali.
Le classi energetiche A e B
La classe di efficienza energetica di una casa identifica mediante una lettera dell'alfabeto l'effettivo risparmio economico legato alla riduzione dei consumi di risorse a cui possono andare incontro proprietari o inquilini. Si va dalla classe A, che prevede le migliori prestazioni energetiche, con un minor impatto ambientale e un maggior risparmio economico, alla classe G, che implica una minor efficienza energetica e maggiori sprechi.
Le case in classe G sono generalmente state costruite negli anni ’60-‘70, ma molte sono anche successive. In alcuni casi, con qualche importante accorgimento, si è riusciti a raggiungere le classi D, E, oppure F: magari per aver cambiato gli infissi e quindi migliorando la coibentazione dell’edificio oppure per aver optato per un impianto di riscaldamento meno impattante, a pellet per esempio.
Tutto questo spiega chiaramente che per avere una casa in classe A è necessario adottare tecnologie innovative che mirano alla salvaguardia dell'ambiente e al risparmio energetico.
Cosa fare per riqualificare la propria abitazione dal punto di vista energetico
Chi non ha avuto la possibilità di acquistare una casa di nuova costruzione possiede quasi sicuramente un'abitazione in classe G o F. Infatti per riqualificare la casa e ottenere una certificazione energetica A, è necessario effettuare interventi strutturali che in alcuni casi possono risultare davvero complicati da eseguire, in special modo nei condomìni, dove bisogna avere il consenso di più proprietari delle varie unità immobiliari.
I passaggi che si possono fare per la riqualificazione energetica sono tanti e possiamo elencarli come segue:
- esecuzione del cappotto: si tratta di un intervento oramai molto conosciuto, mediante il quale si tamponano le pareti più esterne delle case per impedire lo scambio termico fra l'interno e l'esterno;
- eventuale rifacimento della copertura, prevedendo la ventilazione anche per il tetto, cioè di un'intercapedine il cui effetto è pari a quello del cappotto per le pareti esterne;
- sostituzione degli infissi: porte e finestre nuovi e di buona qualità possono migliorare la coibentazione degli spazi interni;
- montaggio di pannelli fotovoltaici per gestire l'acqua calda e la corrente elettrica;
- installazione di un impianto di riscaldamento possibilmente a pavimento, dotato di caldaia a pellet dimensionata per l'intera abitazione;
- dotare l’abitazione di un impianto di condizionamento con il fine di migliorare il microclima interno anche nella stagione calda.
Infine è un'ottima idea installare un moderno impianto di domotica, il quale consente a un'applicazione e a un computer di gestire la propria abitazione mediante l'ausilio di sensori e della rete internet (attraverso la quale può ovviamente inserirsi il proprietario per effettuare le sue scelte). Grazie alla domotica si possono programmare gli impianti nel modo più conveniente e gestire anche l'apertura delle imposte o delle tapparelle da remoto, usando un dispositivo cellulare di qualsiasi tipo.