Nel 2016 chi ha acquistato dei mobili ha potuto avvalersi della detrazione fiscale del 50% sull'acquisto dell'arredamento della propria casa, compreso di elettrodomestici di classe A+, con l'esclusione dei forni che invece possono essere di classe A.
Per il 2017 si può contare ancora su questo vantaggio per quanto riguarda le stesse spese, ma ci sono delle novità che riguardano la modifica dell'articolo 16 del Dl 63/2013.
La legge di Stabilità ha precisato che la stessa agevolazione può essere applicata solo a seguito di una ristrutturazione, anch'essa soggetta all'edilizia agevolata al 50%.
Non rientrano, invece, quei casi in cui l'immobile ha subito una riqualificazione energetica con una detrazione del 65%.
La ristrutturazione della casa deve aver avuto inizio nel 2016, mentre se l'acquisto dei mobili è avvenuto precedentemente, quindi tra giugno del 2013 e dicembre del 2016, la stessa dev'essere iniziata dopo il 26 giugno del 2012.
L'acquisto dei mobili nel 2017
Nel caso in cui abbiate acquistato i mobili nel 2017 e la ristrutturazione dell'immobile è iniziata l'anno scorso proseguendo per quello in corso, il bonus sarà applicato solo alle spese sostenute nel 2016. Il tetto da non superare è di 10 mila euro. Significa che non si possono acquistare altri mobili nel 2017 spendendo la stessa cifra.
I 10 mila euro possono riguardare solo un appartamento e, se la ristrutturazione ha interessato più unità immobiliari dello stesso stabile, la detrazione si può applicare per ciascuna di esse.
La stessa agevolazione si può applicare anche un solo ambiente dell'unità immobiliare, come per esempio la cucina o la cameretta dei bambini, e può interessare anche parti comuni del condominio. In quest'ultimo caso ogni condomino si avvarrà per la sua parte della detrazione.
Come ottenere la detrazione?
Per ottenere la detrazione è necessario inserirla nella dichiarazione dei redditi e il pagamento dei mobili deve essere provato attraverso un bonifico bancario, oppure con il pagamento tramite carta di credito o carta di debito.
Il cittadino deve avere tutte le ricevute e le eventuali fatture, dove saranno indicate quantità e tipologia dei beni acquistati.
Da non dimenticare che la data di inizio della ristrutturazione è indispensabile che sia successiva a quella dell'acquisto dei mobili.