Nardò è un comune del Salento che tra bellezze naturali, storia e prelibatezze culinarie conquista il visitatore per la sua autenticità e particolarità.
Cosa vedere a Nardò
Nardò è sinonimo di mare e natura. Il borgo ospita il Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e la Palude del Capitano, due aree protette dove ammirare una ricca flora ed una fauna composta principalmente da uccelli che scelgono questo territorio come sosta per la loro migrazione.
Adiacenti a queste aree è accessibile al pubblico la spiaggia di Porto Selvaggio, caratterizzata da acque cristalline ed un fondale roccioso, adatto sia per famiglie con bambini, sia per gli amanti dello snorkeling. Muovendosi in auto o in bici si può scoprire meglio questa fantastica terra che ha radici antichissime.
In questo modo si possono visitare una delle moltissime masserie dislocate nella campagna circostante tra uliveti e vigneti in un panorama mozzafiato.
Per chi ama i musei è d'obbligo una visita al Museo del Mare e al Museo della Memoria e dell'accoglienza. Nel primo si possono ammirare splendide anfore ben conservate che ricordano il periodo di colonizzazione greca, mentre il secondo ospita una collezione sulle deportazioni ebree degli anni '40 e sulla Shoah. Molto particolare è anche il museo dell'arte e della civiltà contadina che testimonia la storia di questa meravigliosa terra.
Cosa fare a Nardò
Nardò è un borgo di origine bizantina che ancora conserva tracce ben visibili delle sue origini e delle civiltà che l'hanno abitata nel corso dei secoli.
La Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta, la Chiesa di S. Domenico e la Chiesa dell'Immacolata sono tre testimonianze ancora vive della sacralità di questa terra, che si fonde a perfezione con le altre opere architettoniche e le viuzze tipiche di questo territorio.
In queste ci si imbatte in piccoli negozi dove ammirare l'artigianato tipico e ristoranti in cui gustare vini e cibi squisiti. Per gli amanti della buona cucina questa è una delle parti migliori di Italia dove scoprire nuovi prodotti e ricette storiche che si tramandano di generazione in generazione.
Brizio Montinari, nasce a Calimera nel 1932, quarto di sei figli appartenenti ad una famiglia di costruttori. 
