Il settore edilizio è da sempre considerato indicativo della situazione economica generale di un Paese. L'edilizia crea lavoro, mette in moto l'indotto, incrementa l'occupazione di professionisti e non e soprattutto porta denaro anche nelle casse dei comuni.
Costruire o fare importanti ristrutturazioni, infatti, presuppone che sia richiesto al comune un permesso, che ha un costo in base all'entità dell'intervento e dei lavori;La quota pagata va a coprire in parte i costi dei servizi come le varie utenze di luce, acqua, gas, che serviranno per l'abitazione.
Ecco dunque che analizzare le entrate per ogni singolo comune che fanno riferimento al pagamento dei permessi a costruire, consente di fotografare in modo accurato la situazione del comparto edilizio.
Alla luce delle analisi condotte da Openpolis proprio in relazione a queste entrate comunali, la Puglia si è distinta per la "vivacità" mostrata nel settore.
Boom edilizio o solo segnali positivi?
Alcune località, come Salve si sono ritagliate un posizionamento sorprendente su una classifica che vede quasi 8 mila comuni presi in esame.
Il piccolo comune di Salve è infatti il secondo posto a livello regionale e al 179° su scala nazionale, con una spesa pro capite di circa 103 euro per il 2014. Il calcolo si basa sia sul pagamento dei permessi a costruire che su eventuali sanzioni. L'incasso complessivo si attesta su quasi 490 mila euro, con un indice crescente che non conosce sosta negli ultimi 5 anni.
Altre località della Puglia si sono distinte per incasso pro capite del loro comune, come Alezio e San Cassiano, i cui rispettivi comuni hanno raggiunto quota 178 e 357 mila euro circa, sempre nel 2014. A Porto Cesareo, importante località balneare salentina, l'incasso è stato di circa 328 mila euro. Nel 2006 questa cittadina ebbe un vero e proprio boom edilizio con 247 euro pro capite.
Lecce invece vive una stasi, mentre città importanti come Roma e Milano hanno avuto un incasso pro capite rispettivamente di 49 e 35 euro circa.
La Puglia sembra dare quei segni di ripresa che tanto si attendono nel settore dell'edilizia, per uscire da una lunga crisi che lo ha fortemente penalizzato.