Dopo un primo trimestre che ha fatto segnare una buona ripresa del settore immobiliare, che ha accusato per diversi anni una forte crisi, il secondo trimestre ha dimostrato che il 2018 potrebbe finalmente registrare l'inizio di una nuova tendenza, nonostante la crescita sembra aver già perso un po’ di impeto rispetto ai primi mesi dell'anno.
Indubbiamente, in questo momento pesa la difficoltà d'incontro fra la domanda e l'offerta, dovuta alla pregressa situazione economica che ha costretto i venditori a ridimensionare notevolmente le richieste; da un lato molti di loro vorrebbero finalmente realizzare una cifra valida, mentre dall'altra gli acquirenti vorrebbero centrare un grande affare.
I dati sulle compravendite
L'Osservatorio del Mercato Immobiliare conferma il +0,7% delle compravendite rispetto all'anno precedente nello stesso periodo, che indica allo stesso tempo una piccola flessione della crescita rispetto l'ultimo trimestre del 2017 (+3,4%) e il primo trimestre 2018.
La media però non evidenzia l'effettiva discordanza di valori fra le otto maggiori città italiane.
Grande contributo alla positività è dato dalla percentuale registrata nella città di Napoli, che ha fatto segnalare un aumento delle vendite pari a +11,8%, mentre Torino e Milano marcano rispettivamente +3,9% e +0,9%; Palermo registra un rialzo del +1,7% mentre le altre 4 città mostrano valori negativi abbassando molto la media e facendo sfumare il grande ottimismo che proviene dal sud: Genova segna -3%, Firenze -1,1%, Roma -1,9%, Bologna -2,7%.
In pratica, un vero e proprio miglioramento sembra non esserci, nonostante la media nazionale lo evidenzi.
I dati forniti dalle agenzie
Le agenzie immobiliari, a seguito di un sondaggio congiunturale, hanno dichiarato che le richieste di ribasso sul prezzo di cartello stanno progressivamente diminuendo, facendo registrare una certa stabilità dei prezzi in generale.
La mancata conclusione di contratti sembra da attribuirsi alla difficoltà d'incontro fra la domanda e l'offerta, mentre per l'ottenimento dei mutui si registra un netto miglioramento; -4,9% è invece la percentuale che indica la diminuzione dei potenziali clienti e -5,9% è la percentuale che evidenzia il fatto che un numero maggiore di agenzie dichiara di ricevere meno incarichi; in quest'ultimo caso si sale un poco in quanto precedentemente il valore era pari a -7,5%.